bene o male?
«Ho riflettuto spesso, e a fondo, sopra questo problema: è maggiore il bene o il male che hanno arrecato a uomini e società l’abilità della parola e l’altissimo impegno profuso nell’eloquenza?» (Cicerone, De Inventione, I, 1)
Già, perché secondo Cicerone, i disertissimi homines, i più bravi a usare le parole, contribuiscono a rovinare le nazioni, ma anche a fondare alleanze, chiarire dissidi, stringere sacri vincoli di amicizia.
La questione mi sta a cuore: buone o cattive? ponderate o temerarie? brillanti o stonate? Quali parole usare, e come usarle, è anche un fatto di consapevolezza.
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