28.2.09

Comunichi-amo?

Oggi che abbiamo a disposizione un sacco di mezzi multimediali e non ci resta che l’imbarazzo della scelta, per comunicare continuiamo a scegliere sempre e solo lui: l’immancabile Power Point.

Mi rivolgo al popolo dei dipendenti di aziende più o meno tecnologiche. Non succede anche a voi?
Possiamo spiegare a voce, nel dettaglio, un progetto al collega, al comitato tecnico, al capo, possiamo anche sintetizzarlo in una mail o formalizzarlo in un resoconto riunione ma alla fine il risultato è sempre quello: mandami un PPT e poi ne discutiamo.

Ci sono! La mappa mentale del tecnologo è fatta a diapositive.

Certo un PPT dove posso inserire, in ordine sparso, commenti, immagini, frecce, rimandi multimediali è più immediato, però così ci dimentichiamo di come si scrive, di come si legge e soprattutto di come si parla e si ascolta.

Caro relatore tecnologico, che durante i convegni, senza un proiettore e uno schermo ti senti nudo, tu che risolvi i tuoi interventi con una pedissequa lettura delle slides, con voce mono-tonica, in un ambiente opportunamente oscurato e reso ancora più sonnacchioso da una diffusa anemia postprendiale, pensaci bene…..

… se ti dicessi ti amo, guardandoti negli occhi, con sguardo profondo e sensuale, con un filo di voce che tradisce l’emozione, magari stringendoti le mani e poi abbracciandoti forte, sarebbe diverso?

Diverso da dirtelo in piedi, di spalle leggendo da una parete illuminata senza prestare attenzione alle parole che pronuncio?

Riscopriamo la bellezza di coniugare tecnologia e anima e proviamo a far viaggiare i nostri messaggi anche sull’onda dei sentimenti, delle relazioni e delle emozioni?

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