30.3.09

Adesso è tutto così semplice

Giorni fa Silvia ricordava i possibili intrichi
della semplificazione, e lo faceva
attraverso le parole di Livio Milanesio:

La realtà viene trasformata in una selva di simboli,
filtrata attraverso oggetti quotidiani
che ne nascondono la complessità e la rendono
maneggevole. In questo modo
non diventa più comprensibile,
ma certamente più utilizzabile;
non più chiara, ma certamente più spettacolare
e dunque più interessante.


Esempi di strumentalizzata
semplificazione sono sotto gli occhi di tutti
in questi tempi, e potremmo inanellarli a iosa.
Nella selva, la faccenda delle faccine
è ancora abbordabile col sorriso.
Beh, si fa un po’ per dire: la campagna emoticon
varata dal ministro Brunetta
prevede infatti che, se scontento,
l’utente-cliente pigi la faccina con la bocca in giù
per bocciare il servizio appena ricevuto.
Una settimana fa i primi totem con le emoticon
hanno debuttano al Comune di Milano.

La semplificazione è evidente:
Alberto Abruzzese invita a riflettere come
«Di per sé, l’adozione di un linguaggio allegro,
spigliato e semplice come quello usato in rete
per esprimere sinteticamente le emozioni
è solo un facilitatore di procedure già esistenti»,
ma cambia la facilità del gesto che,
se non accompagnato da una «cultura della responsabilità»,
può risolversi in un sistema spiccio per far scontare
all’impiegato la propria frustrazione:
una sorta di ripicca,
lo scherno del tiè!
.

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