20.5.05

La magia delle favole

“…quando si narra una favola, cala la notte. Non importa il posto, il tempo, la stagione: un cielo stellato e una luna bianca spuntano dai cornicioni e si librano sulla testa degli ascoltatori. Talvolta, alla fine del racconto la camera è piena di luce, altre volte resta un frammento di stella, o un lembo di cielo”.
Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi

La luce, il frammento di stella, il lembo di cielo non restano solo nella camera:
la vera magia della favola è qui.

Non si deve far nulla, se non ascoltare. I messaggi arrivano e fanno capire, insegnano e risvegliano.

La favola è metafora e strega,
come le storie degli indiani nativi americani,
le parabole della Bibbia,gli insegnamenti di Ouspensky e Gurdijeff,
i racconti di Milton Erickson,
le storie zen…

Oggi, usare le favole per fare “terapia” e/o formazione sta diventando sempre più comune, perché si è capito che le favole hanno un grande potere.

Ho da poco scoperto che Piera Giacconi, formatrice aziendale e docente di comunicazione, adotta le fiabe della tradizione per far magie, secondo il metodo Debailleul.

Le usa nei suoi corsi e nei workshop per sviluppare l’intuito, la creatività e i talenti delle persone, stimolare l’immaginazione, attingere alle risorse nascoste, chiarire le emozioni, riconoscere le difficoltà e suggerire le soluzioni, promuovere la fiducia in sé stessi e nel futuro, vincere le limitazioni…cambiare

Il suo sito è questo:
www.lavocedellefavole.com.