Miserabile: basta la parola
mi|se|rà|bi|le agg. AU
1a di qcn., che si trova in una condizione di estrema indigenza e povertà, che è privo dell’essenziale per vivere dignitosamente; povero, misero, bisognoso: una famiglia m.; anche s.m. e f.: un quartiere di miserabili
1b di qcs., che denota, che è segno di estrema povertà o desolazione: vivere in una m. soffitta
2 di situazione, circostanza e sim., che suscita estrema pietà e compassione: fare una fine m.
3a estens., spreg., di qcn., che pensa e agisce in modo vile, spregevole, indegno: è un m. parassita; anche s.m. e f.: sei un m.!
3b di atteggiamento, comportamento e sim., che rivela bassezza d’animo, grettezza, indegnità morale: intenzioni, propositi miserabili
4 scherz., di qcn., che dimostra scarse capacità nell’esercitare un’attività o una professione: è un m. scrittore
5 di qcs., di poco conto, di scarso valore: un m. compenso
Fin qui il dizionario di Tullio De Mauro.
Ma l’accezione di “miserabile” che circola in rete in questi giorni è un’altra: è quella legata al curriculum del Presidente del Consiglio. Se avete battuto “miserabile” in Google, o in Altavista, o forse anche in altri motori di ricerca, avete trovato al primo posto della lista la voce: "Governo Italiano. Il Presidente del Consiglio dei Ministri".
Quando mi hanno segnalato il fatto, sbalordito, ho chiesto lumi ai miei guru dell’informatica. Mi spiegano: basta che una valanga di persone, nei propri siti, linki la parola “miserabile” a quella pagina, e anche il meno sovversivo dei motori di ricerca ti picchia lì il faccione del premier con tutte le sue avventure. Lo avevano già fatto con Bush, linkandolo all’ancor più esplicito "miserable failure".
Mi tengo alla larga da ogni considerazione socio-psico-neuro-filo... logica, e mi limito a constatare la potenza della parola, del web, del popolo bue che ogni tanto si fa sentire.
Anche questa è la magia della scrittura.
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