Matita blu: le pulci al critico musicale
Un amico musicista mi passa il suo ultimo disco. Musicalmente ben curato non c’è che dire. Però nel libretto ci sono dei testi. E una recensione che richiama subito la mia attenzione: son pignolo che ci posso fare? Con pazienza la trascrivo integralmente. Scelgo di omettere le generalità delle persone, non ce l’ho con nessuno suvvia. Son tutti dei bravi ragazzi, chiaro.
"Gli iridescenti arabeschi sonici del chitarrista e compositore Nome Cognome si inoltrano e si irradiano travolgenti nei solari e dinamici scenari sonori di Titolo Disco. L’autore infonde passione e slancio, calore e naturalezza comunicativa ai suoi brani dal vivace evolversi, in cui i suoi radiosi e adamantini mulinelli chitarristici si librano con munifica e perentoria determinazione in cascate tracimanti di feeling ed energia dal coinvolgente involgersi con accattivante protendersi e ben architettato spaziare…
Coadiuvato dalle agili e limpide coloriture del tastierista e lanciato dal passo atletico di varie sezioni ritmiche, l’autore sciorina sfavillanti e gioiosi arcobaleni elettrici dalla carica esuberante e dai debordanti affondi con un fervido tendere e inanellare che non conosce remore e di rara efficacia espressiva.
Le luminose scie chitarristiche di Nome Cognome si svolgono ad hoc con fantasioso giostrare, allargando e calibrando il fraseggio in armoniosi e rigogliosi rivolti sonori dal coinvolgente effondersi, con convincente perizia e avvincente impatto sonoro, dal dilagante germogliare in continuità, per spaccati sonori rock-fusion di spessore e dalla vitalistica verve."
Segue la firma, Pinco Palla, critico musicale tra le altre di Trombetta club e Kazoo news
Ora, io letto e ponderato tutto ciò direi: 20 cartelle di soggettto - verbo - complemento. Il divieto assoluto di vagheggiare qualunque proposizione subordinata per un paio di mesi. E come pena accessoria, a letto senza il dizionario dei sinonimi.
Che dite? Sono severo?
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