13.2.07

La ragazza dalla pelle di luna

Bel titolo, vero? Beh, non è mica mio, quindi posso tesserne gli elogi finché mi va. È di un mio amico, Carlo Bosso, uno degli autori della “Magia”.
Carlo è responsabile formazione e sviluppo in una multinazionale americana, industriona meccanica, settore automobilistico.
Se leggi la targa fuori dalla sua porta - HUMAN RESOURCES 
TRAINING & DEVELOPMENT MANAGER - ti viene in mente uno di quei pezzi da novanta col sigaro in bocca che strappano curriculum e mandano la gente afareicorsiperchésonosolobuonianulla.
Invece sotto la scorza del ruolo batte un cuore delicato e ricco di creatività.
Carlo mi ha scritto oggi segnaladomi che nell’inserto de La Stampa di sabato scorso sono stati pubblicati i racconti selezionati per il concorso "Bravo-Bravissimo". Tra questi, anche un suo racconto dal titolo, appunto, “La ragazza dalla pelle di luna”: una bella storia di scambi tra razze e culture diverse, una storia di stupore e di gentilezza. Neanche 3mila battute, con un sacco di pensieri che aprono il cuore, specie di questi tempi.
Leggere per credere.

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