I marziani esistono! (e a volte stanno addirittura nella scuola)
Immagina 150 animali di 18 anni, terza liceo classico, a metà maggio, a un mese dalla “matura”. E tienili lì, loro e tutti i loro ormoni scoppiettanti, una giornata intera, a pensare e a parlare di scrittura. Non era uno scherzo.
È possibile, se il liceo è l’Alfieri di Torino, con la sua tradizione, e con un preside che pare sbarcato da un altro pianeta. Riccardo Gallarà, manager-filosofo, è noto come il “preside su facebook”.
«È un po' una fregnaccia – dice – sa come ti etichettano i giornali, ma rivela anche un modo nuovo di avere rapporti con gli studenti e stare (osservandoli) in mezzo a loro per capirli e aiutarli.»
Tutto è cominciato lo scorso ottobre: per prepararsi a un convegno sul rapporto fra giovani e tecnologia, il preside ha deciso di iscriversi al social network più chiacchierato del momento: oggi sono oltre 500 i suoi “amici”.
Sarà anche una fregnaccia, ma è anche il segno che accanto alle declinazioni dei verbi greci e alle traduzioni di Senofonte, può stare a buon diritto un allenamento sulla lingua scritta delle professioni. E che proprio la cultura classica trova qui una sua buona applicazione.
(ne parlammo già qui anni fa, incontrando i ragazzi del liceo Parini di Milano)
http://www.magiadellascrittura.it/2005/12/magie-dei-classici-e-nuove-magie-per.html
Mercoledì 12 maggio, la giornata con i ragazzi dell’Alfieri è stata per me un bagno di pensiero giovane: guidarli a ragionare sulle vie della semplificazione, sulla sintesi, sui sistemi rappresentazionali, sugli inizi che agganciano il lettore, sulle strutture argomentative... E vederli ascoltare, discutere tra loro, pestare sui tasti, spostare le frasi, “non così, senti qui, meglio questa...”.
Altro che “non ci sono più i giovani di una volta”!
Speriamo che se ne accorgano, i presidenti del consiglio: aprano pure le porte ai giovani. Anche a quelli bravi, però, non solo a quelli con un culo da favola.
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