Parla, che ti gusto
O scrivi, che ti assaporo.
Perché sì, alcune persone sentono un gusto associato alle parole.
È la sinestesia lessico-gustativa, strabiliante prerogativa della parola che,
a volte, diventa stimolo per accendere una sensazione proprio lì,
sulla punta della lingua.
Magari tu dici “ricco” e il tuo interlocutore assapora il gusto
di un particolare fritto misto. Succede.
Alcuni studiosi pensano infatti che tali sinestetici tendano a sentire
lo stesso gusto per parole con suoni simili.
Altri invece ritengono che queste associazioni nascano
su basi semantiche, siano cioè i significati, e non i suoni,
a evocare le sensazioni gustative. Sinestesie comunque soggettive,
che attingono forse emozioni dall’infanzia.
Non conosco sinestetici lessico-gustativi,
ma se li conoscessi li ascolterei con ammirato stupore,
perché grazie a questa stravaganza la parola, in loro, apre
un mondo in più.
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