scrittura e confine: ieri come oggi?
Torino, maggio 2005
A meno di una settimana dall'uscita in libreria, abbiamo presentato la Magia della Scrittura, e questo blog, al Salone del libro di Torino.
Ricordate?
9 maggio, ore 15.30: sala piena, pubblico soddisfatto.
Un successone. Per più di un’ora, Alessandro, Stefania, Paolo, Luisa e Claudio hanno sedotto la platea parlando del nostro libro. Tanti gli stimoli: gestire il panico del foglio bianco allenando corpo e mente, valorizzare la scrittura nella comunicazione al cittadino, vivere il marketing come “story-writing”, approfondire il binomio parola-scrittura.
(scritto da silviaeffe - magie passate)
Abbiamo parlato di scrittura.
Della scrittura che unisce e che avvicina.
Della scrittura che favorisce il confronto con noi stessi e con gli altri.
Della scrittura che è apertura e scambio.
Della scrittura, per creare una comunità e fare rete.
In modo forse non del tutto consapevole, abbiamo parlato di scrittura come "confine".
E proprio "il confine" è quest'anno il tema conduttore della Fiera del Libro (Torino, 10-14 maggio).
Il confine è ciò che segna un limite, e dunque separa, ma insieme unisce, mette in relazione.
È il limite che bisogna darsi per cercare di superarlo.
È una linea mobile che esige una continua ridefinizione.
Il confine mette in gioco un’idea di polarità, di opposizioni chiamate a misurarsi, a rispettarsi e a dialogare.
Il confine, così come la scrittura, crea magia.
È energia da mettere in circolo.
Perchè l'incantesimo non svanisca!
Etichette: in pratica, persone e parole
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