8.5.07

Il meraviglioso rovescio della medaglia

“Combattimento, scontro, per estens., guerra : conflitto a fuoco; i due conflitti mondiali”

È questa la prima definizione della parola conflitto del Dizionario Garzanti.
Continuando la lettura, col numerino in grassetto: “2 (fig.) urto, contrasto, lotta: conflitto sociale, di idee, di interessi, di sentimenti | conflitto psichico, contrasto tra gli impulsi dell'inconscio e la sfera della coscienza, oppure tra due istinti o desideri incompatibili”.

Si, idee, sentimenti, istinti che divergono.
Quante volte ti è capitato di non essere stato compreso?
Nelle parole, nel giusto tempo. Kairos.

La voglia di raccontare te stesso in quella interpretazione errata, di chiarire con un: “io non sono così”, di commentare la correttezza dell’essere agli occhi di chi è in contrasto con i tuoi impulsi. Urlare. Scrivere parole forti.
Eccolo. Il passaggio dai contenuti: confronto, alla relazione:conflitto.
Quando avviene l’escalation è difficile sintonizzarsi sulle frequenze dell’altro, è complicato fermarsi, spiegarsi, redimersi.
La tua mano scorre veloce sulla tastiera, vorresti che quella mail, le parole, fossero voce, la tua, che arrivasse presto, subito, adesso.
Attendi con ansia la risposta di colui che ti ha giudicato.

Quando termina, il conflitto, perché qualcuno ha deciso di deporre le armi, rifletti.
Rileggi le sue parole, le tue. Pensi a ciò che avresti potuto dire, meglio.
Ti accorgi che quell’episodio ha mostrato una nuova parte di te, forse errata, ma che qualcuno ha visto.
E se poi decidi di non rimanere a guardare, quelle stesse parole usate come dure lance possono diventare lo strumento più magico che c’è.
Non è tutto sbagliato.

Ti rendi conto dell’opportunità di riformulare, ricominciare...non da zero ma dall'apprendimento ottenuto grazie al conflitto.
Hai capito!
Ti accorgi degli insegnamenti stimolati: su di te, sugli altri e sul mondo.
Tutto si è azzerato, hai “ucciso” per far “rinascere” .

Ecco la magia delle parole.

Il meraviglioso “rovescio della medaglia”.

STEFANIA M.

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