29.11.07

Una persona, mica un sintomo

Povera vecchia omeopatia

Inizia così “L’amaca” di Michele Serra su Repubblica di stamani.

Autorevoli pubblicazioni scientifiche la riducono a futile moda, quasi una superstizione. Non ho niente di specifico da obiettare, sono di quelli che hanno bisogno di ragione e di scienza come del pane (…).

Continua, e ti aspetti l’avversativa, che arriva:

Però. C'è un però (…).
L’omeopata è in genere gentile. Ti ascolta. Ti guarda.
Ti fa sentire una persona e non un sintomo, un essere vivente e non una malattia. Fior di professoroni della medicina “ufficiale" (…) non sanno neanche da che parte cominciare per instaurare un rapporto umano appena decente con chi gli sta di fronte. Sono fresco reduce da una visita specialistica con un odioso, supponente, gelido luminare che saprà tutto delle “sue” malattie, ma non gliene frega niente di chi le porta addosso. La fortuna dell’omeopatia forse sarà esagerata, ma è merito, in gran parte, della sciocca insensibilità di tanti mediconi pieni di potere, e poveri di umanità.

La biforcazione tra medici ufficiali e omeopati
può essere pretestuosa.
Ma sulla sciocca insensibilità siamo tutti d’accordo.
Ed è anche per questo
.

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