24.6.08

emozioni

Ho bisogno di abbracciare, di annusare, di toccare, di accarezzare tutto e tutti.
Spesso mi trattengo conscia del fatto che questo atteggiamento possa infastidire chi mi circonda.
L'unica cosa che non riesco a toccare con mano è il profondo dell’essere umano; ho bisogno di uno strumento, di una prolunga che mi consenta di sfiorare l’anima.

Ecco perchè sono così attratta dalla scrittura. E' l'unico mezzo che mi consente di mettere insieme poche parole, ma giuste, che vadano ad accarezzare l'anima della persona.

Così appena posso scrivo ai miei amici, oppure su commissione: brevi testi che si infilano sotto la corazza e la maschera che ci mettiamo ogni giorno. Parole per far palpitare il cuore, poche frasi che riescono a penetrate nel profondo.
Dalle condoglianze, alle felicitazioni, dalle consolazioni amorose alla corte più sfacciata, scrivo cose scherzose, audaci o molto intime e profonde.

Non so se è strano o normale, ma io vivo in totale empatia sia con chi mi incarica di scrivere, sia con chi riceverà il mio piccolo componimento. Mentre scrivo sono io stessa innamorata, addolorata, divertita: vivo le emozioni che scrivo come se fossero mie e tutto ciò mi sembra meraviglioso.