Ognuno c’ha i sogni che si merita
«Il mio sogno è che si permetta uno scambio di emoticon
in tempo reale per ognuna delle milioni di transazioni
che si fanno ogni giorno con gli uffici pubblici».
Chi parla è Brunetta, ministro della Funzione pubblica.
Di cosa parla – va detto - si fatica a capirlo.
Ma poi inizia a dipanarsi il discorso:
«dovrebbe riguardare la pubblica amministrazione
intesa in senso lato: si potrebbe partire dalla sanità,
e poi la scuola, i tribunali, ma anche le poste».
Basterebbe d’altronde ricorrere alle «faccine,
una grande invenzione postindustriale».
Ma per far cosa?
per esprimere un giudizio sull’operato dei dipendenti pubblici.
Così:
giudizio positivo :-)
giudizio negativo :-(
giudizio mediocre :-I
«All’inizio avremo una fotografia,
successivamente con il bastone e la carota
cercheremo di far convergere chi non si adegua
e poi scatteranno le sanzioni».
Evvai di emoticon! Già, ma evvai chi?
Gli utenti, diamine, o meglio,
come con simpatica sincerità li chiama Brunetta,
i clienti.
«Se l'hanno fatto i cinesi possiamo riuscirci anche noi».
Il sogno americano di Barack Obama da una parte,
il sogno di Brunetta dall’altra.
Mi sa che abbiamo mangiato pesante.
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Ti aspettiamo al Museo della scienza e della tecnica di Milano, per la presentazione del libro Il linguaggio della salute, il 12 novembre alle 18.30 - sala Cenacolo.
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
http://www.palestradellascrittura.it/
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