22.12.05

Jingle bells, jingle bells…

L’augur latino prediceva il futuro.
Lo faceva ascoltando il grido degli uccelli, guardandone il volo o altro,
e l’etimo del termine sarebbe proprio quello: avis, uccello. Altri sostengono che la parola derivi da augere, aumentare, rendere augusto, degno di onore.
In qualsiasi caso, se ti faccio gli auguri (stesso etimo) significherà
che ti voglio predire un futuro possibilmente sereno,
e ti penso onorabile, importante. Giusto?
Insomma, per il natale, l’anno nuovo, tutto,
voglio proprio dirvelo: AUGURI!
;-)

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