17.5.07

Mon semblable, mon frère

“Fu mai soldato Aristotele? Senza troppo rossore confessai
di non saperlo quando mi accadde di leggere Soldier Aristotle
played the taws (il soldato Aristotele giocava alle piastrelle),
verso che appare in una delle più famose poesie di W.B. Yeats:
Among school children (Tra le scolare). In questa forma
il verso si lesse in molte edizioni e ristampe, e non mi risulta
che destasse obiezioni. Forse neppure l’autore vi fece caso. Solo
più tardi l’errore di stampa fu rimosso e poté leggersi Solider
Aristotle
, il più solido Aristotele, e fu chiara la contrapposizione
al verso precedente che dice: «Per Platone natura era una
spuma – sul paradigma astratto delle cose».
Mi sembra certo che la correzione abbia giovato alla migliore
intelligenza del testo. Ma forse non sempre è così.
A volte l’errore è mentale, appartiene al lettore, il quale poi,
informato della coquille, resta deluso e continua a pensare al testo
nella forma sbagliata. Un poeta di mia conoscenza scrisse:
«Esiti a sommo del tremulo asse» (si trattava di una tuffatrice ritta
sul trampolino) e il compositore scrisse: Esisti a sommo eccetera.
Molti lettori preferirono la forma errata
giudicandola più… esistenziale.”

È da un cartoncino verde, la ventiduesima di Trentadue variazioni
di E. Montale, uscite sul «Corriere della Sera» dal 1968 al 1971,
che traggo queste considerazioni.

C’è qualcosa da aggiungere?

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