14.1.08

Morto un Web, se ne fa un altro?

Di Web 2.0, di AJAX (una tecnica di sviluppo web per creare applicazioni interattive) e, più in generale, del nuovo modo di vivere Internet se ne parla da un po’.

Se per gli scettici il Web 2.0 è solo un’etichetta per incrementare il valore sul mercato di progetti e applicazioni non proprio nuovissime, vero è che - negli ultimi tempi - online si respira un’aria frizzantina che profuma di youtube, di del.ico.us e di syndication. Una spinta alla novità che alimenta – per esempio - il cosiddetto “social commerce”, ovvero l'evoluzione dell'e-commerce in senso interattivo grazie a una maggiore partecipazione dei clienti attraverso blog, forum, sistemi di feedback.

Eppure, pare che l’era del Web 2.0 si concluderà fra tre anni, perché dal 2010 al 2020 sarà il momento del Web 3.0, il Semantic Web. Ricerca semantica, database semantici e così via: si tratterà di trovare nuovi modi per spremere l'intelligenza umana affinché il Web assomigli sempre meno a un catalogo e sempre più a una guida ragionata.

Sarà poi la volta del Web 4.0, in arte definito WebOS (uno stadio talmente avanzato da trasformare Internet in un computer planetario, in una ragnatela di interazioni intelligenti), che farà capolino nel 2020 per abbandonarci dieci anni dopo.

E allora, tutti a seguire l’evoluzione di una Rete magica, data per defunta e oggi - per fortuna - più viva che mai :-)