Ritornare bambini. Genesi di un diario on line.
Tutto ha avuto inizio la notte del 7 febbraio 2007 quando, dopo esser diventato nonno di Aaron, cominciai a ricevere i primi sms e le prime e-mail.
L’idea modesta, anzi, piccina, era di farne una raccolta in Word arricchita da qualche clipart. Poi, e qui è proprio il caso di dire che da cosa nasce cosa, le prime impressioni di e sulla mamma in neonatologia, l’arrivo a casa, le prime visite a casa, le prime apprensioni della neomamma. Il documento in Word si è quindi trasformato in una newsletter settimanale per parenti e amici, perché, com’è scritto nell’introduzione, Aaron ha un nonno tecnologico. Le “niusletter” si badi bene, sono “scritte” da Aaron, e se qualcuno ha scritto “Scrivere, una fatica nera”, scrivere con gli errori che farebbe un bambino non è da meno.
Tra i riscontri più significativi c'è questo: "Il lunedì mattina, quando accendo il pc, la prima e-mail che leggo è quella di Aaron, così comincio bene la settimana!".
Ormai la raccolta delle “niusletter” comincia a prender corpo e sta pian piano diventando un vero e proprio libro, il “Diario di Aaron”.
In giugno il Diario è stato presentato in un momento open delle “RESIDENZE ESTIVE 2007. Incontri residenziali di poesia e scrittura a Trieste e nella Regione Friuli Venezia Giulia” presso la Foresteria del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico a Duino dal 13 al 17 giugno 2007.
Tra i convenuti era presente il professor Ülar Ploom, docente di letteratura italiana a Tallin, in Estonia, che ha trovato il Diario interessante così com’è e per gli eventuali sviluppi. Ha citato un caso simile ma non uguale occorso durante la guerra tra l’Estronia e la Bielorussia, durante la quale un nonno ha tenuto un diario del nipote non in formato elettronico, ovviamente, ma in forma di dialogo.
Girando in Rete, d’altra parte non si può non farlo parlando di neonati, ciucciotti, fiabe e filastrocche, mi sono imbattuto in una scuola di scrittura creativa sulle fiabe che tra gli altri pregi ha quello di essere ad Udine, a pochi chilometri da casa. Quindi, dopo uno scambio di telefonate, di e-mail, tanto per conoscerci, e un incontro casuale in aeroporto, durante una cena nel ristorante “Le mille e una notte” (ma chi l’avrebbe detto!) di Udine, Piera Giacconi ha scritto la presentazione del Diario.
Sviluppi? Come diciamo da queste parti “chi pol dir?”
Anche se in Italia la natalità è scarsa i nonni certo non mancano e la Regione Friuli Venezia Giulia sta organizzando dei corsi di alfabetizzazione informatica per gli over 60. Ormai non si telefona per dare e ricevere notizie. Una newsletter come quelle da cui ha tratto origine il Diario potrebbe servire a far conoscere i progressi dei nipotini ai nonni lontani. Lontani nello spazio, ma vicini con il cuore e con le possibilità che le tanto vituperate “nuove tecnologie”, tra cui internet, i blog e la posta elettronica, offrono.
Un esempio può essere richiesto a sany82@tiscali.it
Etichette: creatività, fantasia, fiabe, nipoti, nonni
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