Guardami dentro gli occhi
promosso da Save the Children,
organizzazione internazionale per la difesa
e la promozione dei diritti dei bambini,
ha fornito un’occasione in più per discutere sulla sicurezza
di bambini e adolescenti nel mondo del social network,
cioè dei portali dove si fa amicizia
e si scambiano esperienze virtuali,
che virtuali talvolta rimangono fino a un certo punto.
Sono dati ormai diffusi quelli che evidenziano come il 25 %
degli adolescenti, navigando in rete,
incappi in contatti con adulti,
che spesso si presentano sotto spoglie mentite e
tutt’altro che disinteressate.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di responsabilizzare
i fornitori di servizi, definendo un codice di autoregolamentazione
valido per tutti, e di coinvolgere alla tutela dei minori
Analogo progetto è quello di Vodafone,
sempre in collaborazione con Save the children,
con il patrocinio del Ministero delle Comunicazioni
e la collaborazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
È focalizzato sull’uso responsabile del cellulare
e rivolto espressamente ai genitori:
“Per aiutarti a capire meglio il linguaggio di tuo figlio”.
Ne è nata una guida, che spiega agli adulti abitudini e codice
da tempo in uso tra gli adolescenti,
e che significativamente si intitola:
CVD NN HAI CPT QST TXT :)
Che tu, come volevasi dimostrare,
se è vero, e se sei genitore,
ti ghiaccia.
Ti ghiaccia perché in un attimo percepisci la distanza
tra due modi di comunicare, vale a dire tra due mondi,
e se è possibile che qualche volta tu l’abbia sottovalutata,
senti che fai bene a non tralasciare, ora.
- Che sarà mai una guida?!! - può venir voglia di minimizzare.
Perché minima è, vero, ma essenziale.
E ti offre uno sguardo più preparato
a intuire le stratificazioni comunicative di una generazione
che non è solo un’elefantesca tribù.
Etichette: in pratica, persone e parole, rispetto
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