Naturalezza
L’abbiamo dimenticata?
A me pare di si.
Secondo il dizionario Garzanti il significato di naturalezza è: l'essere conforme alla natura e al vero. E anche: semplicità, spontaneità, disinvoltura; assenza di artificio, di affettazione.
Mi colpisce “l’essere conforme al vero”. Difficile al giorno d’oggi. Perché la paura di dimostrare il vero di noi stessi blocca. Ecco che ci spostiamo - a volte senza rendercene conto - sul suo esatto contrario: affettazione, falsità.
Naturalezza, peculiarità insita nel bambino che c’è in noi. Forse abbiamo l’abbiamo persa come tante altre caratteristiche della nostra parte bambina. Quella parte che conserva le qualità buone, spontanee e sincere: il gioire per le piccole cose della vita, il piacere della scoperta, dell’entusiasmo, della semplicità e dell’allegria. Senza parlare dell’amore, quello vero.
Avete mai riflettuto sul fatto che questa parte può essere anche limitante?
La nostra parte bambina è anche quella che non ci fa crescere e che ci tiene ancora legati alla gonna della mamma o ai pantaloni del papà. E’ quella che implora l’affetto e l’aiuto degli altri. Quella che chiede continuamente attenzione perché se non fai così ti senti solo e indifeso. Ci rende insicuri nel fare delle scelte o nel prendere delle decisioni e non ci permette di camminare da soli.
La naturalezza la possiamo trovare anche nella scrittura perché la scrittura è in qualche modo un rispecchiare la realtà o la percezione di essa.
Se uno è naturale lo è anche nelle parole che scrive?
Forse si. Forse lo si capisce leggendo se lo è o non lo è, se è conforme alla sua natura o se è artificioso.
La parola scritta resta ed è come un gesto, una carezza o un bacio, che lasciano nella persona che riceve una sensazione, un profumo e una vibrazione. Questi gesti naturali te li ricordi bene e anche ciò che ti hanno lasciato. E’ così anche per le parole scritte, quando leggi qualcosa che ti prende, vorresti non finisse mai.
La naturalezza riduce le distanze, fa entrare subito in sintonia. Se la usiamo anche nella scrittura la persona che la percepisce si apre all’ascolto ed il messaggio che vogliamo lasciare entra silenziosamente.
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