Capire il disagio per sostenere il futuro
Oggi ho imparato una cosa nuova.
Ho imparato che è facile cedere ai luoghi comuni, come quello di una Milano che è solo frenetica, fredda, egoista, dove vivono persone disoneste o che pensano troppo ad avere piuttosto che essere.
Affermazione banale? Eppure sono tante le persone che ho sentito pronunciare queste parole con convinzione.
Ma quello che ho imparato oggi è che invece c’è chi sa fermarsi e riflettere su come i disagi della nostra società (anch’essi causa di luoghi comuni) possano essere risolti.
L’incontro che c’è stato il 29 giugno presso il Circolo della Stampa di Milano ne è la dimostrazione.
Si tratta della Terza Edizione del Premio Giornalistico Benedetta D’Intino. Tema del premio è da sempre il disagio di bambini e adolescenti, fenomeno di vastità ormai spropositata.
Sono intervenuti l’Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Mariolina Moioli, Cristina Mondadori, Presidente della Fondazione Benedetta D’Intino, e Aurelia Rivarola, responsabile settore Comunicazione Aumentativa e Alternativa del Centro Benedetta D’Intino onlus. Ha moderato l’incontro Gian Giacomo Schiavi, giornalista del Corriere della Sera.
Tema centrale di questa giornata è "il disagio", che col tempo ha assunto connotazioni sempre più complesse, divenendo un concetto sempre più vario e indefinito. Concetto dove trovano posto patologie cliniche come handicap psichici o sensoriali, ma anche disturbi alimentari , depressione, dipendenze.
E anche se le statistiche offrono informazioni povere e incomplete, a tutt’oggi si possono riscontrare situazioni di emergenza, in quella fascia di età che è compresa tra i 12 e 25 e che è quella fase della vita in cui il carattere prende forma, la propria percezione della realtà diventa una verità personale, le scelte che si fanno non sempre sono quelle giuste. E non sempre c’è qualcuno disposto a dare un aiuto a farne di migliori.
Perché i bambini non debbano più percorrere la vita come se fosse una salita.
La Fondazione Benedetta D’Intino, ente non-profit a difesa del bambino e della famiglia, riconosciuta dalla Regione Lombardia, è nata nel 1992 per volere delle famiglie Mondadori, D’Intino e Formenton in memoria della piccola Benedetta D’Intino ed è promotrice di Centri omonimi a Milano, a Cochabamba in Bolivia, a Barrackpore e Jalpaiguri in India.
www.benedettadintino.it
Claudia
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