Esercitazione finale
"Skrivereraga". Così si chiamava, in origine, il corso che si è concluso oggi alla Provincia di Milano, destinato a psicologi e assistenti sociali di comuni e cooperative.
"Sììì... con questo titolo non mi avrebbero mai permesso di essere qui oggi", commenta una partecipante all'inizio del corso. Per fortuna, allora, che il titolo "ufficiale" è diventato: "Tecniche e spunti creativi per una scrittura centrata sui servizi afferenti alle politiche sociali del territorio provinciale". Per fortuna che resta un po' di burocratese. Per fortuna, anche perché dopo l'apertura il corso prende una piega diversa: non solo "raga", non solo adolescenti, ma anziani, soggetti disabili e loro famiglie, amministrazioni locali.
Bon, l'importante è fare: il linguaggio si adegua. Ciò che è stato chiarito subito è l'obiettivo del corso: promuovere servizi di sviluppo della cultura famigliare (affido, famiglie professionali...), con un linguaggio che sappia "vendere" il pensiero e le azioni sociali in modo efficace, senza scadere nel mieloso e nel moralistico. Obiettivo condiviso: ok, si parte.
Cinque giorni di lavoro. Oggi siamo all'ultimo giorno. Esercitazione finale: quella più delicata, una specie di redde rationem, ti dà la sensazione della reale utilità, ben al di là del rituale questionario di gradimento.
Compito: scrivere in gruppo - tempo 45 minuti - un racconto dell'esperienza fatta. Il risultato è nei due file allegati. Grazie per l'impegno e per la simpatia a: Miriam, Maria Teresa, Silvana, Mary, Giovanna, Laura, Alessandro, Antonella, Marlene, Iris.
AleGiovannaLaura.doc
MaryMiriamMTeresaSilvana.doc
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