7.6.07

Vestirsi di parole, scoprire l'anima

Come la ragazza che, sotto impudici riflettori,
si libera dalle vesti e mostra, uno a uno, i suoi incanti
segreti, così il novelliere denuda la sua intimità in pubblico
attraverso i suoi scritti. >>

Per Mario Vargas Llosa scrivere è uno strip-tease,
ma a sequenza capovolta: in principio l’autore è nudo.

Nel processo creativo,
nostalgie, esperienze, livori si mescolano, stratificano,
vestono a poco a poco di parole,
al punto che, quando la novella è terminata, nessuno,
spesso neppure lo stesso autore, riconosce il cuore autobiografico
che pulsa nelle righe.

Vargas Llosa spiega così la genesi delle sue novelle
in un’interpretazione seducente
che mi fa continuare a chiedere, come Alessandro qualche post fa,
dove, nell’atto di scrivere, finiscano ragione, volontà, consapevolezza,
e cominci l’istinto, l’emozione, l’eccitazione.

Perché, e sono ancora parole di Vargas Llosa,
la literatura es fuego, e lo scrittore un perturbador social.
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