17.9.07

Settembre, andiamo

Dice bene l’amico e collega Emiliano:
settembre è un capolinea. Più che il capodanno,
scappella la capote del futuro
che – trattandosi di stagione autunnale – si ignora quanto soddisferà.
Un piede qui l’altro oltre, tra il teporino e il brivido,
Vergine mobile e Bilancia cardinale, strascica nell’estate
gli ultimi gangli sudati, e già si sente
il bruciaticcio delle castagne.

Questa domenica in settembre, mi verrebbe da dire
se non fosse che è già lunedì, ma la memoria mi soccorre subito
con altre consapevolezze e voci

settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età,
dopo l' estate porta il dono usato della perplessità...


E, che strano, ci penso solo adesso:
settembre è un mese in simpatia degli scrittori,
e basta fare un giro su un motore di ricerca per vedere quanti,
quanti versi forgiati, e quante note.

Perché (beh, già, ma tu quanti anni hai…?) mica potrai
dimenticarti di quel 29 spasimato da Battisti,
o di certe mattine che… still can make me feel that way
e poi Venditti, Carboni, De Gregori, e gli altri.

Ma su tutti, ancora lui ti coglie in segno, e quasi sembra di vederlo
a Pàvana, in odor di vendemmia, che prova a convincerti
che in settembre

ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità...


Ma tanto mica ti deve convincere, ché già lo sai.
E allora anche certe lettere ammuffiscono con gli altri deja-vu.
.

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