Come ragionano i medici?
“Come ragionano i medici, giudizio, decisione ed errore in medicina: per una grammatica dell’incertezza”.
È il titolo del convegno svoltosi sabato scorso, 27 ottobre, nel complesso monastico di San Benedetto Po, promosso dall’U.O. di Medicina, Presidio Ospedaliero di Pieve di Coriano.
Il convegno s’inserisce in un programma di umanizzazione che l’U.O. di Medicina, con la condivisione dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma, ha promosso per essere sempre più comprensiva e vicina ai sentimenti e alle emozioni della persona malata.
Obiettivi: comprendere i limiti del paradigma scientifico cui il medico fa riferimento per i processi di diagnosi e cura di persone malate, in una sofferenza che pone domande oscillanti fra ragione e sentimento.
Con la ragione il medico si appropria dei criteri di diagnosi e cura dettati da anni di osservazione e di ricerca empirica sui fenomeni della natura e del corpo malato, secondo metodologie che cercano, nella validazione o meno delle ipotesi, la risposta più appropriata alle domande di cura.
Queste risposte non possono che trarre origine da anni di sperimentazione dove l’errore era considerato l’elemento pedagogico di partenza alla ricerca scientifica, per divenire strumento di tendenza verso la perfezione di metodi e processi operativi.
Per informazioni: 0523 335732.
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P.S. Sui limiti della medicina basata sulle evidenze scientifiche (evidence based mecidine), e sull'opportunità di una sua integrazione con un approccio narrativo (narrative based mecidine), vedi anche il nostro Pocherighe n.18.
Se ne parlerà anche a Bologna, al Compa, martedì 6 novembre, ore 14,15, nel convegno La grammatica della salute.
P.P.S. Già compilato ilsondaggio?
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