27.12.08

Lineette e puntini

«A Londra hanno messo in scena due miei lavori completi.
Il primo ha ‘tenuto’ una settimana, il secondo un anno.
Tra i due ci sono, naturalmente, delle differenze.
In Il compleanno ho impiegato delle lineette fra le espressioni,
in Il guardiano ho so­stituito le lineette con dei puntini.
Si può dedurre, pertanto, che i puntini hanno mag­giore
successo delle lineette.
Il fatto che in nessun caso si possano sentire
durante lo spettacolo lineette e puntini,
è una questione secondaria.
Non si devono gabbare i cri­tici troppo a lungo.
Sanno distinguere un puntino da una lineetta
a un miglio di distan­za,
anche se non sentono né l’uno né l’altra».
Harold Pinter

Accolgo questa citazione da Il Messaggero
e la riporto qui,
perché, tra gli altri ricordi interessanti,
l’articolo rammenta le motivazioni dell’assegnazione a Pinter,
nel 2005, del Nobel per la letteratura:
“who in his plays uncovers the precipice
under everyday prattle
and forces entry into oppression's closed rooms”:
scoprire il baratro sotto le chiacchiere di ogni giorno…
Qualcosa da aggiungere?

Buon 2009.
.

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