Per dignità, non per odio
Gira in rete da un po’ un documento
scritto ieri.
Mento: ha cinquantotto anni,
ma è come fosse ieri.
Parla di cuochi e di bassa cucina.
Meglio: di cosa parla basta leggerlo per capire.
Pensavo quindi a Calamandrei,
ieri sera, dopo aver visto le prime immagini
del grande raduno di Roma.
Pensavo a Calamandrei e a un altro suo celebre messaggio,
perché forte,
in questi giorni di lapsus e smentite,
si è sussurrato intorno alla parola dignità.
Tanti hanno disquisito mesi or sono
dell’incapacità di alcuni politici di parlare alla gente.
Ieri la gente ha parlato,
anche per bocca di uno di loro.
E nel pacifico raccogliersi delle persone,
eccolo il sussurro che si fa coro:
dignità.
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